Sommario
In base a cosa misuriamo l’estensione della calvizie e distinguiamo fra i vari tipi e diversi livelli di gravità del fenomeno?
In che modo possiamo riconoscere e valutare l’avanzamento della calvizie?
La risposta è nella Scala Norwood, il sistema di classificazione della calvizie maschile più autorevole e noto al mondo che distingue con chiarezza i vari stadi dell’alopecia.
Che cos’è la Scala Norwood?
Il Dottor O’Tar Norwood, uno dei fondatori dell’ISHRS (International Society for Hair Restoration Surgery) fu il primo a perfezionare, nel 1975, la tabella creata dal Dottor James B. Hamilton, il quale aveva previsto, nel 1951, 7 stadi e tipologie di avanzamento della calvizie.
Per questa ragione questa classificazione è nota anche come Scala Hamilton-Norwood e oggi è ancora uno strumento valido per capire il modo in cui si evolve la calvizie nel tempo e quali sono le differenze fra uno stadio e l’altro.
Occorre aggiungere che la prima ricerca che portò Hamilton a ideare questa suddivisione, fu effettuata su 312 uomini e 214 donne di razza caucasica, di età compresa tra i 20 e gli 89 anni, che furono poi classificati in 8 gruppi differenti.
Il tipo I, nella scala Hamilton, include i soggetti che non soffrono di calvizie, ed era descritto come “l’assenza di recessione bilaterale lungo la linea anteriore dell’attaccatura nelle regioni frontoparietali”.
Il merito di Norwood consiste nell’aver integrato questa classificazione con 5 livelli intermedi, arrivando così a 12 possibili livelli diversi. La denominazione Scala Norwood-Hamilton si riferisce alla stessa suddivisione riportata nell’immagine sottostante.
Tutti gli stadi della calvizie secondo la Scala Norwood
Questi sono tutti i livelli, spiegati in dettaglio:
Stadio I
Leggero arretramento nell’attaccatura anteriore della zona fronto-parietale; la caduta dei capelli è limitata.
Stadio II
La stempiatura diventa più evidente, aumenta il numero di capelli persi ed è presumibile che la calvizie peggiorerà in un lasso di tempo compreso fra i 5 e 10 anni.
Stadio II A
L’arretramento dell’attaccatura è più accentuato, sia sulle tempie che sulla linea frontale.
Stadio III
Corrisponde alla calvizie conclamata, poiché le stempiature sono profonde e la zona all’attaccatura ha una tipica forma a “V”. L’evoluzione della calvizie potrebbe essere rapida negli anni seguenti.
Stadio III A
Si tratta di una variante dello stadio III in cui la recessione frontale è più avanzata ed è un tipo di calvizie più diffusa tra le persone più anziane, tuttavia esistono anche casi di calvizie precoce nei giovani.
Stadio III Vertex
In questo caso, oltre al diradamento lungo le tempie, si verifica la caduta di capelli anche sul vertice.
Stadio IV
Stempiatura estesa e diradamento avanzato nella zona superiore; la calvizie è piuttosto marcata.
Stadio IV A
In questa variante il diradamento è più accentuato nella zona frontale e sulle tempie e non necessariamente sul vertex.
Stadio V
Si riduce sempre di più la parte ancora coperta di capelli che separa la zona fronto-parietale dal vertex; a questa velocità la calvizie potrebbe essere completa in pochissimi anni.
Stadio V A
In questo stadio la calvizie è molto avanzata e le zone del vertex e fronto-temporale sono, di fatto, unite in un’unica area calva.
Stadio VI
La calvizie, in questo stadio, copre un’unica area e la caduta inizia a estendersi alle zone laterali e in quella posteriore del cuoio capelluto.
Stadio VII
Corrisponde allo stadio di massimo avanzamento della calvizie, quando si è calvi eccetto che per una sottile striscia di capelli a livello laterale.
A cosa serve misurare la calvizie?
Quale che sia il livello di avanzamento della propria calvizie, è sempre preferibile rivolgersi esperti in tricologia per capire il modo migliore per intervenire.
Prenotando l’analisi gratuita del capello presso una delle sedi dell’Istituto Helvetico Sanders, puoi sapere qual è la causa effettiva della tua calvizie e a quale livello di gravità corrisponde, poiché ogni situazione è diversa ed è opportuno fornire soluzioni personalizzate in base alle proprie condizioni.
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