Calvizie e barba: nuovo studio conferma il legame

La caduta capelli correlata alla crescita della barba

La calvizie e la barba sono quasi sempre involontariamente correlate per una sorta di compensazione: chi ha pochi capelli generalmente lascia crescere la barba. Ma fino a poco tempo fa nessuno avrebbe sospettato che ci fosse una correlazione più profonda tra la caduta dei capelli e la lunghezza della barba. Una nuova ricerca avrebbe appurato che i peli che crescono sul viso sono in parte responsabili  della caduta precoce dei capelli.

A muovere questo studio effettuato dall’Université Laval del Québec, la percezione di una maggiore diffusione di teste calve. I numeri delle ultime statistiche infatti non mentono, un uomo su due ha problemi di capelli, nello specifico di calvizie.

Oltre alle cause legate alla genetica e all’ereditarietà, i ricercatori canadesi suggeriscono che dietro alla caduta dei capelli potrebbe celarsi proprio la presenza della barba.

Ad influire non sarebbe tanto la lunghezza, ma la quantità: dallo studio si evince che è la presenza stessa della barba a creare la problematica della perdita dei capelli.

In che modo?

I dettagli dello studio

La ricerca canadese spiega che la densità di follicoli piliferi presente sul viso potrebbe rivelarci l’eventuale insorgenza della calvizie. Ne deriva che i glabri e coloro che hanno pochi peli sarebbero più lontani dall’eventualità di perdere i capelli. In particolare, secondo i ricercatori, sarebbe la compensazione del calore trattenuto dalla crescita della barba a favorire l’insorgere della calvizie. Per questa ragione, più si lascia crescere la barba folta, più si sarebbe a rischio.

La dispersione del calore

Il sudore e la dispersione del calore nel corpo sarebbero determinati: secondo i ricercatori canadesi negli uomini è presente un tasso di dispersione del calore regolata dell’evaporazione del sudore. Il tasso è maggiore sulla fronte e  nell’area o nelle aree in cui si svilupperà la calvizie. Mentre le aree in cui è presente la barba registrano un tasso di evaporazione più basso del 40%, in quelle già colpite da  diradamento e perdita dei capelli, il tasso di evaporazione sarebbe superiore di 2-3 volte in confronto alle aree ancora folte.

L’importanza del giudizio di un esperto

Gli studi aprono sempre nuove ipotesi su problematiche molto diffuse, è il caso anche della calvizie, una delle tematiche che vanta il numero maggiore di studi e ricerche medico-scientifiche. In ogni caso, per avere certezza di quale sia il livello della problematica in atto, alle prime avvisaglie di caduta dei capelli è sempre utile sottoporre la propria situazione al giudizio di un esperto.

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