Sommario
Secondo uno studio sull’infertilità maschile, condotto dalla rivista specializzata Dermatologica Sinica esisterebbe un legame tra caduta dei capelli e infertilità.
La conta degli spermatozoi per coloro che hanno perso i capelli in maniera precoce (intorno ai 30 anni di età) è nettamente inferiore alla media, con percentuali che possono anche raggiungere il 60% in meno.
La ricerca suggerisce che alcuni fattori associati alla perdita dei capelli, come i cambiamenti ormonali, potrebbero avere ripercussioni negative sulla qualità del seme; in particolare, tra gli ormoni esistenti, il diidrotestosterone (DHT) e gli estrogeni giocherebbero un ruolo importante nel favorire l’insorgenza di diradamenti e calvizie, non coincidendo necessariamente con la causa diretta delle stesse.
La ricerca sull’infertilità
I ricercatori hanno condotto una sperimentazione su volontari di 31 anni circa, affetti da alopecia androgenetica, dividendoli in due categorie, in funzione dello stato di avanzamento della calvizie. È emerso che la conta spermatica per coloro che presentavano una perdita di livello abbondante risultava in media inferiore del 20%, con picchi che raggiungevano anche il 60%.
I pazienti con alopecia androgenetica presentano infatti alcuni cambiamenti ormonali e metabolici che colpiscono il proprio apparato riproduttore, determinando qualche effetto negativo sulla qualità del seme: tutti i parametri che definiscono lo sperma, compresi volume, densità, dinamicità e morfologia, sono significativamente inferiori nei soggetti con maggior grado di avanzamento rispetto a quelli colpiti in misura minore.
Legame tra caduta capelli e infertilità: altri studi
La correlazione tra alopecia e infertilità è riconducibile anche ad un altro dato che riguarda il Regno Unito, dove, solo nel 2014, tre milioni e mezzo di uomini hanno lamentato difficoltà di concepimento. Di questi, uno su sette ha sofferto di alopecia androgenetica prima di compiere 40 anni, a conferma dei risultati emersi dallo studio di Dermatologica Sinica sull’infertilità maschile.
Sembra cominciare a crollare dunque l’opinione, più o meno comune, secondo la quale gli uomini calvi apparirebbero più affascinanti e virili, destando nelle donne maggior interesse di quanto non facessero prima della calvizie. Secondo il Wall Street Journal, inoltre, un uomo con capelli radi è considerato “meno attraente e meno potente”, rendendo necessario il più delle volte ricorrere a rinfoltimenti o autotrapianti.
L’Alopecia Androgenetica: problemi e rimedi
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