Serenoa Repens
La Serenoa Repens è una palma nana della famiglia delle Arecaceae. Cresce nel sud-est degli Stati Uniti d’America e possiede delle foglie aventi un picciolo terminale a ventaglio arrotondato. L’estratto lipido sterolico di questa pianta contribuisce, grazie all’inibizione dell’enzima 5-alfa reduttasi, al benessere ed al trofismo dei capelli degli uomini affetti da alopecia androgenetica.
La ricerca. Una ricerca eseguita dall’Università La Sapienza di Roma ha evidenziato la straordinaria efficacia della Serenoa Repens nel trattamento dell’alopecia androgenetica maschile (AGA), paragonando i suoi risultati con uno dei principali farmaci inibitori dell’enzima 5-alfa reduttasi di tipo II.
Per raggiungere lo scopo della ricerca, gli scienziati dell’Università La Sapienza di Roma hanno selezionato 100 pazienti maschi con AGA lieve o moderata diagnosticata clinicamente. Ad un gruppo sono stati fatti assumere 320 mg al giorno per 24 mesi di Serenoa Repens, mentre l’altro ha assunto 1 mg del farmaco sopra indicato ogni giorno per lo stesso periodo.
Risultati. L’esito ha dimostrato che il 38% dei pazienti trattati con Serenoa Repens ha riscontrato un aumento della crescita dei capelli senza alcun effetto collaterale, dimostrando l’efficacia della sostanza sul miglioramento dell’alopecia androgenetica. Grazie alla sua composizione e contenuto in acidi grassi tra cui l’acido laurico, l’acido miristico e uno sterolo vegetale chiamato beta sitosterolo, la Serenoa Repens possiede un’importante azione antiandrogena selettiva che si esplica principalmente attraverso l’inibizione, di entrambe le isoforme I e II, della 5-alfa reduttasi (5AR) enzima chiave nel processo di trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT- il diidrotestosterone è l’ormone principalmente responsabile della comparsa dell’alopecia androgenetica maschile, altamente dannoso per il follicolo: inizialmente contribuisce ad accorciare la fase di crescita del capello e in seguito porta ad una progressiva miniaturizzazione del follicolo capillare, fino, nei casi più gravi, alla sua completa atrofia e alla perdita irreversibile del capello).
International journal of immunopathology and pharmacology 25.4 (2012): 1167-1173.
La ricerca: Un altro studio pubblicato su Australasian Journal of Dermatology dimostra l’efficacia di Serenoa Repens anche se usata topicamente nei casi con AGA. In questo studio, 50 volontari di sesso maschile con AGA, di età compresa tra 20 e 50 anni, hanno ricevuto da 3,3 ml di siero concentrato contenente Serenoa Repens da applicare direttamente sulle aree diradate per 24 settimane.
Risultati. Lo studio ha evidenziato alla 12a settimana un aumento significativo della densità capillare e un aumento dello spessore dei capelli rispetto alla situazione basale. I pazienti in studio hanno mostrato una forte soddisfazione per il risultato e per l’assenza degli effetti collaterali degni di nota. Lo studio condotto si conclude affermando che l’utilizzo di Serenoa Repens ad uso topico nelle aree diradate per un periodo che va da 12 a 24 settimane è capace di aumentare significativamente la densità capillare e in particolare la densità dei capelli terminali ben conformati.
Vesarat Wessagowit,1 Chinmanat Tangjaturonrusamee,2 Tanawatt Kootiratrakarn,1 Thareena Bunnag,1 Tanatya Pimonrat,3 Nattaporn Muangdang3 and Pitchayasak Pichai “Treatment of male androgenetic alopecia with topical products containing Serenoa repens extract” Australasian Journal of Dermatology (2016) 57, e76–e82
Caffeina
La caffeina è nota per stimolare il microcircolo sanguigno. La sua azione a livello del cuoio capelluto migliora l’apporto sanguigno locale e con esso il sopraggiungere di ossigeno e micronutrienti a i follicoli piliferi.
La ricerca. Alcuni studi, come quello dello scienziato Dr. Tobias Fischer, hanno dimostrato come la caffeina sia in grado di accellerare il ciclo di crescita dei capelli. Nello studio pubblicato su British Journal of Dermatology viene infatti dimostrata l’influenza della caffeina sulla crescita dei follicoli piliferi umani in soggetti di entrambi i sessi a diversi livelli (molecolare, cellulare e d’organo). Un team di ricercatori ha applicato piccole concentrazioni di caffeina sui follicoli in coltura, precedentemente estratti dal cuoio capelluto di uomini e donne affetti da alopecia androgenetica.
Risultati. La ricerca ha dimostrato che la caffeina comporta una significativa stimolazione della crescita del follicolo pilifero in vitro. La caffeina ha migliorato l’allungamento del fusto del capello, la proliferazione dei cheratinociti e ha prolungato il tempo in cui il follicolo rimane nella fase di crescita (anagen).
T.W. Fischer E. Herczeg‐Lisztes W. Funk D. Zillikens T. Bíró R. Paus “Differential effects of caffeine on hair shaft elongation, matrix and outer root sheath keratinocyte proliferation, and transforming growth factor‐β2/insulin‐like growth factor‐1‐mediated regulation of the hair cycle in male and female human hair follicles in vitro.” British Journal of Dermatology 171.5 (2014): 1031-1043.
La ricerca: Uno studio pubblicato su Skin Pharmacology And Physiology analizza l’uso della caffeina nei prodotti cosmetici e ne illustra i benefici topici.
Risultati. La caffeina possiede un’elevata attività biologica ed è capace di penetrare nella barriera cutanea agendo in profondità. La caffeina dimostra di avere potenti proprietà antiossidanti, aiuta a proteggere le cellule dai raggi UV e rallenta il processo di fotoinvecchiamento della pelle. Inoltre, la caffeina contenuta nei cosmetici aumenta la microcircolazione del sangue a livello topico e, sul cuoio capelluto, è capace di stimolare la crescita dei capelli attraverso l’inibizione dell’attività della 5-α-reduttasi.
Herman A1, Herman AP. “Caffeine’s mechanisms of action and its cosmetic use.” Skin Pharmacol Physiol. 2013;26(1):8-14. doi: 10.1159/000343174. Epub 2012 Oct 11.
ZincoPCA
Lo Zinco PCA è chimicamente il sale di zinco dell’acido pirrolidincarbossilico, ha specifiche proprietà idratanti ma anche seboregolarizzanti, antimicrobiche e astringenti. Lo zinco favorisce un’azione purificante contro la proliferazione della flora microbica e il rinnovamento del tessuto cutaneo, assumendo un ruolo indispensabile per la sintesi della cheratina e del collagene.
La ricerca: Il Dipartimento di dermatologia dell’Università di Firenze ha condotto uno studio sull’effettiva riduzione delle dermatiti del cuoio capelluto in seguito all’utilizzo di miscele contenenti zinco PCA. Lo studio si è posto l’obiettivo di valutare il trattamento della dermatite seborroica (DS) del cuoio capelluto con una nuova lozione per uso topico. È stata eseguita una ricerca su 15 pazienti (7 di sesso maschile e 8 di sesso femminile) affetti da dermatite seborroica del cuoio capelluto valutando l’attività clinica ed eseguendo una ricerca corneometrica e sebometrica del prodotto contenente litio succinato dotato di attività anti-infiammatoria, climbazolo, un antimicotico capace di inibire la sintesi dell’ergosterolo, zinco PCA (proline, 5-oxo, zinc salt) e acido salicilico, ad attività sebonormalizzante, e acetil-cisteina che contribuisce alla riparazione dell’epidermide danneggiata dalla malattia. Il trattamento è stato eseguito 2 volte al giorno per un periodo di 45 giorni.
Risultati. Già dopo 30 giorni di applicazione era possibile rilevare una riduzione particolarmente significativa dei seguenti parametri: eritema, desquamazione e untuosità. La ricerca ha così dimostrato tutta la sua efficacia nella terapia locale della dermatite seborroica, senza effetti collaterali apprezzabili.
Amato; P. Fabbri; M. Terranova “Studio clinico e strumentale (corneometria e sebometria) dell’attività di una lozione contenente litio succinato, climbazolo e zinco PCA nella dermatite seborroica del cuoio capelluto” Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia. 2004.
La ricerca: E’ ormai noto che una ridotta matrice di collagene nel derma cutaneo costituisce è tipico di una pelle cronologicamente invecchiata; questo è accentuato dall’irradiazione UV cronica, causando i cambiamenti specifici associati al fotoinvecchiamento della pelle. In uno studio pubblicato sull’International Journal of Cosmetic Science viene analizzato l’effetto dello Zinco PCA sui fibroblasti cutanei umani in coltura (NHDF).
Risultati. Dallo studio emerge che lo zinco PCA sopprime l’attivazione prodotta dai raggi UVA mediante la proteina 1 (AP 1) e riduce la produzione cellulare di metalloproteinasi-1 (MMP-1) che può essere coinvolta nella degradazione del collagene della pelle invecchiata. Inoltre, il trattamento delle cellule con Zinco PCA ha mostrato un aumento dell’espressione di mRNA di un trasportatore di acido ascorbico. Tutto questo si traduce in una maggiore produzione di collagene di tipo I. Alla luce di questi risultati lo Zinco PCA non è solo un forte sebo-regolarizzante e antimicrobico, ma anche un agente che protegge dall’invecchiamento cutaneo e dall’assottigliamento del collagene associato ai problemi di capelli.
Y. Takino*, F. Okura*, M. Kitazawa, K. Iwasaki and H. Tagami “Zinc l-pyrrolidone carboxylate inhibits the UVA-induced production of matrix metalloproteinase-1 by in vitro cultured skin fibroblasts, whereas it enhances their collagen synthesis”. Int J Cosmet Sci. 2012 Feb;34(1):23-8.