I capelli e il cuoio capelluto vanno lavati quando sono sporchi e, se necessario, anche tutti i giorni. Una corretta fase igienica, che rispetti il normale equilibrio idrolipidico ed acido del cuoio capelluto, è quindi determinante per mantenere un corretto equilibrio fisiologico dei capelli.
È un errore ritenere che i lavaggi provochino un aumento della caduta dei capelli e, semmai, è vero il contrario. Ogni persona dovrà quindi avere una propria frequenza di lavaggio che dipenderà dall’ambiente in cui vive e lavora, dalla presenza più o meno accentuata di inquinamento atmosferico, dall’attività fisica svolta e da particolari stati del cuoio capelluto come l’eccessiva secrezione sebacea, la forfora, l’ipersudorazione, ecc.
Riguardo alla scelta del detergente dei capelli e del cuoio capelluto – comunemente definito shampoo – in linea generale ne andrebbe scelto uno delicato con pH leggermente acido compreso tra 4 e 6, non eccessivamente sgrassante.
Peraltro, non vanno attribuite al tipo di shampoo utilizzato ed alla frequenza dei lavaggi dei capelli proprietà che non possono avere: possono rendere il capello più brillante e morbido, ma non sono in grado di curarlo, specialmente se si è in presenza di una caduta eccessiva di capelli.
Bisogna invece prestare particolare attenzione durante l’impiego di shampoo trattanti contro forfora, dermatite seborroica ed eccessivo ingrassamento, in quanto questi shampoo contengono sostanze che vanno usate con cautela.
Alcune di queste sostanze, come il solfuro di selenio, l’octopirox, lo zinco piritione, il ketoconazolo, richiedono un uso limitato nel tempo e la sospensione d’impiego alla scomparsa del problema.
Durante l’impiego di shampoo trattanti è consigliabile associare altri detergenti di capelli e del cuoio capelluto aventi caratteristiche lenitive, balsamiche e ristrutturanti.
Un esempio di erroneo utilizzo del tipo di shampoo è quello dato da chi soffre di ipersecrezione sebacea – capelli grassi – e utilizza shampoo troppo sgrassanti che, nel tempo, potrebbero provocare un aumento dell’untuosità dei capelli – conosciuto come effetto rebound