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E’ passato esattamente 1 anno da quando il giovanissimo deejay e produttore svedese si è esibito per l’ultima volta dal vivo. Chi è Avicii? E perché ha deciso di ritirarsi dagli spettacoli live a soli 27 anni dopo aver raggiunto l’apice del successo?
Avicii aveva annullato numerosi spettacoli per motivi di salute, ma tutto lasciava presagire a qualcosa di diverso. Problemi personali, caratteriali, motivazionali, perfino estetici.
Chi è Avicii
Il suo vero nome è Tim Bergling, è cresciuto a Stoccolma, Svezia, ed ha iniziato a fare musica all’età di 18 anni. Ha scalato la classifica mondiale dei migliori Deejay, posizionandosi in cima per alcuni mesi nel 2015. Secondo Forbes, l’artista avrebbe incassato 19 milioni di dollari solo nell’arco del 2014.
Avicii è diventato in poco tempo un produttore e Deejay famoso nel campo della musica elettronica mondiale, con dischi come “Wake Me Up”, “I Could Be The One”, “Waiting For Love”, “Levels”.
Era un giorno di fine marzo quando Avicii tornava sui suoi passi annunciando: “Il 2016 sarà il mio ultimo anno da Deejay“.
I motivi del ritiro di Avicii
Ad un anno dal suo ultimo spettacolo Live (Domenica 28 agosto 2016) analizziamo i motivi del ritiro di Avicii, le cause per cui il giovanissimo deejay e produttore svedese ha deciso di lasciare la scena internazionale.
E’ possibile partire dal suo sito ufficiale, ora unicamente costituito da una sorta di lettera in cui ringrazia i suoi fan, i suoi amici e il suo team:
“Sono sempre stata una persona molto introversa e quindi i tanti aspetti di questo mondo erano qualcosa di difficile da affrontare. Mi davano tanta energia negativa. Ora mi sento più felice e mi sento libero. Ho riavuto la mia vita privata e posso tornare a concentrarmi su me stesso dopo tanto tempo. Ma nonostante questo penso che sia stata la decisione più difficile che ho dovuto prendere nella mia vita”.
Contrariamente a quanto tutti pensavano, il deejay non ha perciò smesso di produrre musica: ed è proprio per questo che molti fan non hanno compreso appieno la decisione di Tim.
Il ritiro di Avicii e la calvizie: coincidenza o conseguenza?
Probabile quindi che i continui stati di stress abbiano anche contribuito alla progressione dell’alopecia androgenetica, di cui mostrava i primi segnali già intorno ai 23 anni.
Ma non solo: il performer iniziò a bere per combattere l’ansia da prestazione e, bicchiere dopo bicchiere, raggiunse una confidenza accettabile con il palco, cosa che però lo costrinse ad operarsi di cistifellea nel marzo 2014. Fu l’inizio di un velocissimo declino psicofisico che lo indusse a continuare a perdere capelli.
Raramente Avicii si mostrava senza cappellino o berretto durante le sue serate in pubblico. Un altro indice del suo carattere timido e introverso, che non ha certo reso più facile accettare e mostrare in pubblico gli inestetismi provocati dalla sua calvizie.
La profonda stempiatura che ha iniziato a manifestarsi da giovanissimo, è divenuta ben più marcata in questi ultimi anni, portando l’artista a sperimentare diversi tagli corti. Il legame tra il ritiro di Avicii ed i suoi problemi di calvizie rimane ancora all’oscuro e rimangono ancora dei dubbi sulle motivazioni che realmente avrebbero spinto Avicii a questa drastica decisione.
NB: Questo articolo ha uno scopo puramente informativo, la persona menzionata al suo interno non ha usufruito di alcun servizio offerto dai centri Istituto Helvetico Sanders
Problemi di calvizie? Scegli la prevenzione
Il diradamento, le stempiature e più in generale l’alopecia sono soliti infondere un profondo senso di inadeguatezza in un momento della vita in cui si ha particolare bisogno di essere apprezzati dagli altri. Per cui, al problema estetico, si aggiunge una profonda crisi psicologica dovuta allo sconforto che si prova guardandosi allo specchio e che spinge alla “chiusura”.
La soluzione migliore è la prevenzione. E’ necessario intervenire tempestivamente per contrastare la caduta dei capelli e la calvizie precoce con trattamenti tricologici mirati e personalizzati.
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