Sommario
Il trapianto capelli F.U.E. effettuato da Istituto Helvetico Sanders non prevede alcun prelievo di striscia di cuoio capelluto: non si effettuano cioè incisioni e asportazioni di tessuto lineare. A spiegare nel dettaglio la non invasività della Follicular Unit Excision, proponiamo di seguito il video dell’intervista sulle caratteristiche dell’autotrapianto F.U.E.
La verità sul trapianto capelli F.U.E. e il falso mito della striscia
Utilizzando la tecnica F.U.E., anche tenendo i capelli corti, i microscopici siti di prelievo delle unità follicolari rimangono invisibili ad occhio nudo. Diversamente, la striscia di cuoio capelluto che viene prelevata con la tecnica STRIP rimane visibile e camuffabile solo lasciando ricrescere i capelli circostanti per alcune settimane. Questo espone il paziente alla fastidiosa necessità di tenere lunghi i capelli anche nella zona posteriore del capo.
La non invasività della tecnica F.U.E. consente di evitare il fastidioso e permanente prelievo della striscia di cute lineare per l’estrazione dei bulbi. Non è necessario applicare dei punti di sutura (rimangono solo delle piccole crosticine, che cadono spontaneamente qualche giorno dopo l’intervento). Tutto ciò fa si che dopo un intervento con tecnica F.U.E. sia possibile riprendere le normali attività e la routine quotidiana pochi giorni dopo aver effettuato il trapianto capelli.
I risultati sono:
- Permanenti: i capelli impiantati non cadranno più perché prelevati da zone minimamente soggette all’azione del dht, ormone responsabile della calvizie.
- Naturali: i capelli impiantati sono veri. Sono i tuoi. Non rimangono segni visibili o cicatrici. La tecnica FUE consente di seguire il naturale orientamento dei capelli.
- Graduali: il rinfoltimento sarà costante e progressivo, e seguirà il naturale ciclo di crescita dei capelli. Chi ti circonda si accorgerà nel tempo di un miglioramento globale della tua immagine.
I follicoli impiantati inizieranno a produrre capelli nuovi con tempi diversi a seconda della fase del ciclo vitale nella quale si trovavano al momento del prelievo. La ricrescita dei capelli sarà quindi graduale: un risultato estetico apprezzabile si avrà dopo 6 mesi, mentre si potranno vedere i pieni risultati a partire da 12 mesi dopo l’autotrapianto.
Principali differenze tra FUE e STRIP (FUT)
- STRIP (FUT): prelievo di striscia di cuoio capelluto, dalla quale vengono estratte le u.f.
- FUE: estrazione monobulbare delle unità follicolari con punch dal diametro inferiore ad 1 mm.
Le due tecniche di estrazione, FUE e STRIP (detta anche FUT), si differenziano, come detto, per quanto riguarda l’invasività nell’area donatrice. Mentre l’estrazione via Strip lascerà una sottile cicatrice lineare nella parte posteriore dello scalpo, ciò che si può vedere dopo un trapianto FUE sono solamente dei piccoli puntini impercettibili ad occhio nudo.
Il trapianto si svolge in anestesia locale ed è perciò completamente indolore, ma ci sono differenze tra FUE e STRIP anche in questo senso. La guarigione dopo una chirurgia FUE è più rapida di quella dopo una chirurgia con striscia di cuoio capelluto. Infine, un’insensibilità temporanea, che può durare per parecchi mesi con la tecnica STRIP , non si verifica con la FUE.
Tutto ciò fa si che dopo un intervento con tecnica F.U.E. sia possibile riprendere le normali attività e la routine quotidiana pochi giorni dopo aver effettuato il trapianto capelli. Basterà infatti attendere che le crosticine, formate in corrispondenza delle zone di re-impianto delle grafts, cadano spontaneamente per poter tornare a lavoro, a fare attività fisiche o sport.
Il vantaggio della tecnica F.U.E. è proprio che la zona donatrice, nonostante siano stati prelevati dei follicoli, rimane inalterata sia alla vista che al tatto. Infatti il prelievo viene fatto con un microbisturi (chiamato “punch”) con punta inferiore ad 1 mm (0,7 mm) e quindi già di per sé la cicatrice risulta invisibile, inoltre il prelievo viene fatto a “scacchiera” e quindi non vengono mai presi due follicoli vicini tra loro, preservando così la densità follicolare della zona donatrice.
Un’altra peculiarità della FUE rispetto alla STRIP è la capacità di risultare adatta anche a pazienti con area donante molto ridotta, così come per chi ha tendenza ad una cicatrizzazione eccessiva: visto che la cicatrizzazione differisce da persona e persona, diventa di estrema importanza un consulto approfondito con un chirurgo esperto e preparato.
Come agire se si è interessati al trapianto di capelli
Il primo passo da fare è monitorare giornalmente lo stato dei propri capelli: la quantità soggetta a caduta, lo spessore, l’entità del diradamento e la densità di capelli rimanente nelle aree interessate dalla calvizie.
Se si nota già una certa variazione nella qualità dei propri capelli, è consigliato intervenire subito con trattamenti specifici per e personalizzati in modo da rallentare il fenomeno, normalizzare la caduta dei capelli e irrobustire e far ricrescere nuovi capelli, anche nei casi in cui il capello sembra quasi non vedersi più (è esclusa la ricrescita in caso di atrofizzazione del follicolo).
Nel caso in cui i follicoli siano ormai atrofizzati e siano evidenti diradamenti e spazi privi di capelli, invece, si richiede necessariamente un autotrapianto di capelli per poter recuperare la propria capigliatura.
L’approccio più accurato e che offre migliori garanzie per la caduta dei capelli è sottoporre la propria situazione ad un occhio esperto, quella di un medico chirurgo specializzato in interventi di chirurgia tricologica. In questo modo ci si sottopone a tutti quegli esami che permettono di valutare le condizioni del cuoio capelluto, la disponibilità dei follicoli nella zona donatrice e il progetto di intervento più opportuno per l’interessato.
Come funziona il trapianto di capelli F.U.E.?
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