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L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella salute dei capelli, questo è noto, ma qual è la correlazione fra alcuni alimenti specifici e la calvizie?
In questo articolo ci concentriamo in particolare sui frullati proteici, per sfatare alcune convinzioni su di essi e capire se effettivamente hanno delle conseguenze sulla salute dei capelli.
I frullati proteici fanno male o bene?
Secondo uno studio condotto dalla dottoressa Jennifer Martinick, chirurgo specializzato in trapianti di capelli, alcuni regimi dietetici possono giocare un ruolo fondamentale nell’aumento della caduta dei capelli tra i 20 e i 30 anni.
È noto che i frullati proteici sono utilizzati soprattutto da chi segue determinati regimi per incrementare la massa muscolare, ma potrebbero essere tra le cause potenziali della calvizie prematura.
Non tutti gli integratori alimentari sono poco salutari o addirittura pericolosi, tuttavia, da questa ricerca emerge che alcuni frullati contengono additivi che vanno ad incidere pesantemente sul delicato equilibrio ormonale.
I frullati proteici, in generale, sono un alimento sicuro per chi gode di buona salute: poiché le proteine impiegano più tempo dei carboidrati a essere digerite, donano un senso di sazietà duraturo e possono quindi impedire di mangiare in eccesso.
Chi svolge regolare attività fisica, ad esempio palestra, sfrutta questi frullati per apportare ai muscoli i blocchi costitutivi di cui hanno bisogno per recuperare energie.
In sintesi, i frullati proteici svolgono 3 funzioni: sviluppare i muscoli, prevenire i danni muscolari e facilitare il recupero dopo un allenamento di resistenza.
La creatina causa la caduta dei capelli?
Prima di tutto, spieghiamo cos’è la creatina: si tratta di un amminoacido che aiuta i muscoli durante la fase della contrazione e fornisce energia.
È una combinazione di arginina, S-adenosil metionina e glicina, e può essere sintetizzato dal fegato. Si può assumere come integratore o mangiando determinati alimenti come la carne rossa. Secondo la ricerca dedicata agli alimenti che possono provocare calvizie, i frullati proteici contengono additivi composti da ormoni della crescita inorganici e creatina in grandi concentrazioni, utilizzati per incidere sull’aumento della massa muscolare.
Questi quantitativi, però, stimolano un aumento dei livelli di testosterone nel flusso sanguigno. La dottoressa Martinick specifica che questi ormoni della crescita possono non avere conseguenze sui capelli di tutti coloro che le assumono, ma hanno sicuramente un effetto negativo su chi è già geneticamente predisposto all’alopecia androgenetica, accelerandone il processo di caduta.
Elevati livelli di testosterone sono stati riscontrati in soggetti con pregresse esperienze di alopecia androgenetica in famiglia, perché è risaputo che la modifica di questo ormone in DHT sia la causa del progressivo assottigliamento dei capelli.
Va detto anche che nessuno studio ha confermato scientificamente che la creatina sia la diretta responsabile di casi di calvizie, di contro il DHT potrebbe legarsi a diversi recettori, entrare nelle cellule e legarsi al DNA contribuendo a modificare la sintesi di alcune proteine che potrebbero portare ad un ciclo di vita del capello più breve.
Cos’è il DHT e perché è connesso alla calvizie
Come abbiamo spiegato nel post DHT e capelli “questo ormone androgeno steroideo è un derivato del testosterone (si calcola che il 3% del testosterone divenga DHT), inoltre il ruolo del DHT non si limita solo ai capelli, poiché è coinvolto anche nella iperplasia prostatica benigna e nel cancro alla prostata.
Di per sé, il DHT (il cui nome completo è diidrotestosterone) non ha solo effetti negativi: ha un ruolo importante nel corso dello sviluppo fetale, nel senso che contribuisce in utero alla creazione dei caratteri di genere maschile, successivamente sostiene i caratteri sessuali secondari, ovvero l’abbassamento del tono della voce, la crescita di peli facciali e corporei, la stempiatura e la secrezione sebacea, per fare degli esempi”.
C’è un enzima che regola la conversione da testosterone a diidrotestosterone, il 5-alfareduttasi di tipo II.
Per questo motivo è sbagliato credere che la calvizie sia causata dalla presenza eccessiva di ormoni androgeni e da alti livelli di testosterone, mentre il motivo reale è la concentrazione a livello dell’unità pilosebacea degli enzimi necessari a convertire gli androgeni deboli in androgeni più potenti.
Mentre i frullati proteici da soli non possono causare un arretramento della linea frontale, potrebbero provocarne il processo per determinati soggetti, secondo quanto afferma la dottoressa Martinick. Per questo, il primo passo per coloro che sperimentano la perdita dei capelli è eliminare subito dalla propria dieta eventuali frullati o integratori proteici che contengono ormoni della crescita, come la creatina o il DHEA (deidroepiandrosterone) e optare per elementi naturali corrispondenti.
Abolendo questi integratori dal proprio regime alimentare quotidiano, i ricercatori hanno confermato che l’esercizio fisico potrebbe svolgere un ruolo importante nella prevenzione della perdita dei capelli.
Per saperne di più sulle cause dell’alopecia androgenetica, rimandiamo a questa pagina: Alopecia androgenetica.
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