Il numero delle persone che ricorrono al trapianto di capelli è in crescita, ma ci sono rischi per la salute?

L’alopecia androgenetica, anche nota come calvizie maschile comune, è la causa principale di perdita di capelli negli uomini. In media, circa il 25 per cento dei maschi inizia a perdere i capelli prima dei 21 anni. Quasi il 65% degli uomini sviluppano la problematica entro il 35° compleanno, e circa l’85% dei 50enni deve fare i conti con un significativo diradamento dei capelli.

Come risultato, le persone che si rivolgono ad una struttura tricologica per un effettuare un trapianto di capelli sono in aumento. Nell’ ultima indagine di mercato condotta della Società Internazionale di Chirurgia della Calvizie (ISHRS) risulta un aumento del 35% di interventi chirurgici eseguiti tra il 2013 e il 2015.

Il trapianto di capelli comporta dei rischi per la salute?

Se ci si rivolge a strutture serie che hanno esperienza nel settore tricologico i rischi per la salute sono inesitenti.

Il rischio più grande può derivare dalla ricerca di un trapianto di capelli a basso costo. Uno dei principali problemi del settore in questo momento è che esistono operatori che promettono di trapiantare un gran numero di graft con risultati straordinari ad un costo irrisorio. In realtà se si preleva un numero di graft spropositato il rischio è quello di danneggiare la zona donatrice e di rendere impossibile anche un intervento correttivo successivo.

Come è successo a questo signore che si è recato in Turchia per un intervento di autotrapianto economico ad un prezzo basso.

Se il trapianto di capelli è eseguito a regola d’arte, la crescita dei capelli  inizia circa 3 mesi dopo, e il risultato pieno  si avrà intorno a 12 a 15 mesi, va sottolineato ancora una volta, occorre sottolineare quanto sia importante scegliere uno specialista con esperienza nel settore.